Le associazioni dei consumatori: in un mercato così globale come si può dire che l’Italia non sarà toccata?
VITTORIA PULEDDA
MILANO – Momenti di grande tensione tra i risparmiatori, anche in Italia. Non tanto per gli investimenti diretti in azioni, obbligazioni o derivati firmati Lehman Brothers, che tutto sommato dovrebbero essere piuttosto limitati, quanto per tutti i prodotti strutturati che, magari all’insaputa degli stessi clienti, sono dentro gestioni collettive, fondi, cartolarizzazioni e, soprattutto, bond e polizze legate agli indici di Borsa (index linked). Non a caso l’Isvap – che vigila sulle compagnie di assicurazioni – ieri ha chiesto per lettera un aggiornamento al quadro tracciato già nelle settimane precedenti sulla base dei bilanci di fine anno, mentre Consob ha tenuto varie riunioni in giornata.
“In un mercato così globale, come si fa a dire che l’Italia non sarà toccata, che non ci sarà contagio?”, si chiede Elio Lannutti, presidente dell’Adusbef. E sarà probabilmente un contagio subdolo, attraverso bond strutturati e – soprattutto – polizze legate agli indici. Stime di mercato definiscono “non drammatica ma significativa” la presenza di titoli Lehman Brothers in questi prodotti in apparenza assicurativi (ma venduti anche dalle banche). Sotto varie forme: obbligazioni, che rappresentano spesso la parte preponderante della polizza, oppure contratti derivati (in genere opzioni) che dovrebbero garantire la parte più significativa dei guadagni dell’index linked .
Chi ha comprato direttamente azioni Lehman Bros dovrà aspettare e sperare: la procedura appena attivata non è detto che porti al fallimento totale, ma certezze al momento non esistono. Più tutelati sono i risparmiatori che hanno obbligazioni. Ci sono però vari tipi di bond (e di conseguenza di tutela): chi ha obbligazioni \"senior \" probabilmente riceverà tra 60 e 80 centesimi per ogni dollaro investito; via via che i bond hanno meno garanzie (dipende da cosa c’è scritto nel prospetto, al momento dell’emissione) scendono le speranze di essere ripagati, a fine crisi.
E chi ha polizze o prodotti strutturati con dentro titoli Lehman in pancia? In questo caso il punto principale sono le garanzie scritte nel prospetto: se l’ha data la banca o l’assicurazione che ha venduto il prodotto, allora il risparmiatore può stare tranquillo; purtroppo, molto raramente esiste questa garanzia, nel caso di fallimento delle società che hanno emesso i bond e/o i derivati \"sottostanti